All’ ISISS P.S. Lener di Marcianise si parla di trapianti e donazioni di organi
Si è concluso ieri, venerdì 24 marzo, presso l’ISISS “P.S.Lener” di Marcianise, il percorso di PCTO“La vita è il dono più bello” con il Centro Regionale Trapianti della Campania, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico prof. Antonio Amendola e ammirevolmente organizzato dalla prof.ssa Carmela Brillantino. Il progetto ha visto gli studenti delle classi 5^A e 5^B SIA impegnati in tre giornate di seminario e in una di testimonianze sull’importanza della donazione degli organi, tematica di grande impatto sui giovani che, se ben sensibilizzati, potrebbero indicare sulla carta di identità la loro dichiarazione di volontà alla donazione, al compimento dei 18 anni.
I seminari svoltisi nei giorni 27 febbraio, 6 e 13 marzo hanno visto l’alternarsi di prestigiosi medici (ricercatori e chirurghi trapiantisti) che hanno abilmente trascinato i nostri alunni in un mondo così distante da loro, ma tanto vicino da venirne quasi travolti.
Nella prima mattinata si sono alternati la dottoressa Anna Fabrizio, medico rianimatore della terapia intensiva dell’ospedale di Caserta; il dottor Vittorio Palmieri, cardiologo in servizio presso lo stesso ospedale; la dottoressa Rosaria Focareta, che segue il follow up dei pazienti trapiantati di fegato; la dottoressa Carmen Pascale che segue i trapiantati di reni.
La seconda mattinata gli studenti hanno incontrato la dottoressa Oriana Barbieri, dello Sportello Amico del Policlinico universitario della Federico II di Napoli, ovvero dello sportello informativo che costituisce un punto di raccolta per le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti; le dottoresse Giovanna Maisto e Anna Caprioli del Santobono Pausilipon di Napoli, che hanno parlato rispettivamente della donazione del midollo e di quella del sangue cordonale(cordone ombelicale). Al termine dell’incontro, la dottoressa Mariella Pratillo, psicologa, ha parlato dei momenti topici che interessano un paziente ricevente e i congiunti di un donatore, nelle fasi che precedono le attese, le decisioni e il fatidico “sì” che cambia la vita delle persone. Gli studenti, in questa fase, sono stati coinvolti in un dibattito durante il quale sono scaturite molteplici domande sul tema.
Un momento forte è stato vissuto nel corso della terza mattinata quando si è entrati nel vivo degli interventi di trapianto con immagini e dettagli sugli aspetti fondamentali di tale particolare atto chirurgico, sia dal punto di vista della compatibilità dei soggetti che della tempistica di intervento. Il dottore Ciro Maiello, cardiochirurgo responsabile del settore della Chirurgia dei Trapianti del Monaldi, il dottore Alfonso Terrone gastroenterologo del Cardarelli di Napoli, e il dottore Aristide Ferrara, specialista dei trapianti renali in servizio a Salerno, si sono susseguiti negli interventi con slide e spiegazioni davvero chiare e incisive.
Intervento trascinante al termine della giornata è stato quello della dottoressa Anna Fabrizio che ha sfatato molteplici luoghi comuni e chiarito dubbi (di ordine etico, religioso, morale) e una certa disinformazione in merito al concetto di morte cerebrale.
La giornata conclusiva è stata ricca di emozioni. Oltre alla visione di un film molto commovente sulla donazione di un ragazzo molto giovane i cui genitori avevano acconsentito all’espianto del cuore, i nostri studenti hanno ascoltato la toccante testimonianza di Rosa, una giovane mamma trapiantata di cuore che ha raccontato la sua storia, dalla scoperta della malattia all’aggravamento, all’ospedalizzazione, all’arrivo dell’organo e al risveglio, alla gratitudine per aver ricevuto il dono della vita: a tutti noi che ascoltavamo sono venuti i brividi. La storia di Rosa, è stato detto, è una tra le tante che devono insegnare quanto il DONO non sia solo per chi lo riceve, ma anche per chi lo fa.
Al termine di questo interessante, intenso percorso di formazione al dono della vita, c’è stato un momento davvero sorprendente. Alla domanda “Chi di voi dopo il percorso, dichiarerebbe la sua volontà alla donazione?”, diversi nostri studenti hanno risposto senza esitazione sì, con l’alzata di mano. Un sì forte, grande, speciale. Per tutti noi una straordinaria commozione.
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